Sabato 23 novembre, ore 21.00 - Domenica 24 novembre, ore 16.00

Allegra era la vedova? One-man show per una miliardaria

Elsinor presenta

GENNARO CANNAVACCIUOLO
in

ALLEGRA ERA LA VEDOVA? ONE-MAN SHOW PER UNA MILIARDARIA

autore Gianni Gori,
da un’idea di Alessandro Gilleri

regia Gennaro Cannavacciuolo e Roberto Croce

ballerini Fulvio Maiorani e Simone Centonze
pianoforte Dario Pierini
clarinetto/sax contralto Andrea Tardioli
violino Piermarco Gordini

scene Alessandro Chiti
costumi Giuseppe Tramontano e Claudio Cinelli
coreografie Roberto Croce
assistente alla regia Gianluca Delle Fontane
disegno luci Michele Lavanga
fonica Alfonso D’Emilio

Allegra era la vedova? Debuttò nel 2005 a Cividale del Friuli, ottenendo grandi consensi e rimase quindi “nel cassetto” per 12 anni. Ora ripresa, con il sottotitolo One-man-show per una miliardaria”, rivisita lo spirito dell’operetta in modo assolutamente originale, tramite la La Vedova Allegra di Lehàr. Un capriccio scenico interpretato da un versatilissimo attore e cantante della scena italiana, Gennaro Cannavacciuolo, ormai consacratosi come ideatore di one-man-show, che interpreta i personaggi simbolo della Vedova Allegra (il conte Danilo, Hanna Glawari, il Njegus, Valentienne, Barone Zeta), alternando sapientemente momenti comici, sentimentali e drammatici.
Il narratore, Louis Treumann, primo Danilo Danilowich nel 1905 e prediletto di Lehàr, ci conduce in questo viaggio storico tramite le arie più famose del mondo operettistico: attraversa il ‘900, rievocando la Belle Epoque, la prima guerra mondiale, gli anni 20, sino all’inferno della deportazione, suo ultimo viaggio. Il protagonista, alle soglie di un autentico colpo di scena, di un epilogo impressionante negli anni più cupi della Germania nazista, rievoca e ripercorre non solo i propri successi, ma la fortuna stessa dell’operetta viennese e del “mondo di ieri” prossimo allo sfacelo.

Uno spettacolo di indiscutibile virtuosismo, tratto da un testo inedito ritrovato nell’archivio di un teatro lirico del nord Italia, e che viene eseguito in una riduzione musicale con un trio di formazione classica.

 

Il protagonista

Gennaro Cannavacciuolo è un attore, cantante e fantasista italiano. Nel 1981, Eduardo De Filippo, scrive nell’ordine del giorno del suo teatro: “Ringrazio Gennaro Cannavacciuolo per la sua collaborazione, ma soprattutto per il suo impegno e la grande professionalità con cui egli ha affrontato situazioni impreviste; è l’inizio di un lungo cammino”.
Gennaro Cannavacciuolo scopre il teatro all’età di 8 anni ed a 18 riesce a farsi notare da Eduardo De Filippo che, per cinque anni, sino alla sua morte, lo prende sotto la sua ala. Saranno cinque anni fondamentali per la sua formazione anche perché incontra Pupella Maggio di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scena.
Alla morte di Eduardo, si cimenta nel canto e nel ballo e le sue scelte artistiche diventano sempre più impegnative, portandolo ad interpretare ruoli di protagonista o co-protagonista che hanno fatto storia: si pensi a “Cabaret”, a “Concha Bonita”, alle “Notti di Cabiria”, al “Bacio della Donna Ragno”, a “Carmela e Paolino”, a ”Questa sera Amleto”, “Novecento Napoletano”, per citarne solo alcuni.
Dal 1996, lavora per vari enti lirici ricoprendo, il ruolo del brillante in numerose operette quali Vedova Allegra, Cin ci là, La Principessa della Czardas, Rosemarie, La Contessa Maritza. Calca le scene dei teatri lirici più importanti, il Teatro Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, il Filarmonico di Verona, il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste ciò che gli vale nel 2002 il premio “Trieste Operette”.
Dal 1988, partecipa anche a numerose trasmissioni televisive nonché a fiction e film sia per il cinema che la televisione. Ha lavorato con Giuseppe Patroni Griffi, Gina Lollobrigida, Pippo Baudo, Paolo Limiti, Mireille Mathieu, Marisa Laurito, Nicola Piovani, Alfredo Arias, Gianni Morandi, Saverio Marconi, Giulio Scarpati, Carlo Vanzina e molti altri. Nel 2018 è protagonista nella co-produzione internazionale, “the Clash of future”, per la regia di Jan Peter, serie TV di 8 episodi.

Per i critici più esigenti del settore, Gennaro Cannavacciuolo è sinonimo di talento, di classe, di eclettismo e di fantasia insuperabili, uno degli ultimi eredi della grande scuola teatrale-attoriale legata ad Eduardo, che lo rende capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista, il cabaret con uno stile inconfondibile. Nel 2018 ricopre un ruolo da co-protagonista in una serie internazionale, The Clash of Future, per la regia di Jan Peter.
Gennaro Cannavacciuolo ha vinto numerosi premi fra cui, nel 2005 e 2009, il Premio ETI Olimpici del Teatro. Sito: www.gennarocannavacciuolo.com


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