Sabato 7 marzo, ore 21.00 - Domenica 8 marzo, ore 16.00

CAN CAN Orfeo all’inferno

Lo spettacolo è stato sospeso secondo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020. 
Sarà premura del Teatro comunicare le nuove date, non appena definita la nuova programmazione
che verrà stilata anche in conformità alle disposizioni sanitarie predisposte dalle autorità competenti.

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COMPAGNIA TEATRO MUSICA NOVECENTO

 presenta

CAN CAN
ORFEO ALL’INFERNO
operetta di Jacques Offenbach

con Susie Georgiadis, Alessandro Brachetti, Silvia Felisetti, Antonio Colamorea,
Elena Rapita, Fulvio Massa, Marco Falsetti, Cinzia Carreri, Alessandro Garuti

Orchestra “Cantieri d’Arte
direttore Stefano Giaroli

Corpo di ballo “Novecento”
coreografie Salvatore Loritto
scene e costumi Artemio Cabassi
realizzati da ArteScenica Reggio Emilia

regia Alessandro Brachetti

L’operetta passata alla storia per suoi audaci cancan e la pungente ironia arriva per la prima volta sul nostro palcoscenico nel nuovo allestimento della Compagnia Teatro Musica Novecento con orchestra dal vivo. Composta da Jacques Offenbach nel 1858 su libretto di Hector Crèmieux e Ludovic Halèvy l’opera riprende, in chiave comico-satirica, la vicenda mitologica della discesa di Orfeo agli Inferi per riportare alla vita l’amata Euridice.  A essere oggetto di una satira corrosiva non è però soltanto il classicismo settecentesco con le sue divinità ingessate ma anche e soprattutto la società parigina del secondo Impero e della nuova “nobiltà” borghese di Napoleone III. Nel gran finale, il brano più famoso di Offenbach, quello scatenato galop infernal che, fra alzate di gonne e maliziose rivelazioni, ha acceso la fantasia di un pubblico entusiasta a fine Ottocento, ancor oggi ci regala tutta la joie de vivre di un’epoca impossibile da dimenticare.

 

Nota produttiva

Uno dei privilegi dell’essere a capo di una Compagnia con oltre vent’anni di storia e costantemente presente nei maggiori Teatri Italiani, è quello di poter proporre ed affrontare Titoli meno noti, uscendo così dalla routine dei “famosi quattro” (La Vedova Allegra, Al Cavallino Bianco, Cin-ci-là e Il Paese dei Campanelli), i quali – proprio perché famosi – hanno sicuramente meriti speciali, ma risultano meno stimolanti per chi li mette in scena e per il pubblico degli habitués.
Esiste un numero pressoché infinito di titoli d’operetta quasi dimenticati e non è facile – di anno in anno – individuare quello su cui investire, il più affine possibile alle caratteristiche della Compagnia e al contempo capace di convincere il nostro pubblico.
Negli ultimi anni abbiamo proposto “La Vie Parisienne”, “La Duchessa del Bal Tabarin”, “Frasquita”, “Ballo al Savoy”, “Una Notte a Venezia”, riuscendo sempre a convincere divertendoci.
Quest’anno, dopo un approfondito studio, abbiamo scelto “Orfeo all’Inferno” di Jacques Offenbach, titolo fondamentale (in quanto la vera origine del genere operetta), ma troppo poco rappresentato negli ultimi anni.
La nostra compagnia – in particolare i nostri autori Silvia Felisetti e Alessandro Brachetti – ha la fortuna di riscrivere (ed in questo caso anche tradurre) i copioni sapendo esattamente chi sarà l’artista che interpreterà ogni singolo ruolo, con un evidente vantaggio.
Nel caso di Orfeo lo “svecchiamento” dell’originale si è rivelato estremamente semplice, vista l’assoluta attualità e freschezza di quest’opera.
La cifra della Compagnia è nota: brillantezza, coralità, qualche accenno all’attualità, ma sempre con garbo ed eleganza.


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