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Nabucco

L’associazione Pratolirica – Amici della Musica
in collaborazione con Teatro Politeama Pratese
e Scuola di Musica Giuseppe Verdi di Prato
presenta
NABUCCO
(Fuori abbonamento)
Dramma lirico in quattro parti di Temistocle Solera
Musica di Giuseppe Verdi
Nabucco, re di Babilonia Lisandro Guinis
Ismaele, nipote di Sedacia re di Gerusalemme Enrico Nenci
Zaccaria, gran pontefice degli Ebrei Christian Faraveli
Abigaille, schiava Maria Simona Cianchi
Fanena, figlia di Nabucco Erika Beretti
Il Gran Sacerdote di Belo Niccolò Donini
Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia Matteo Benvenuti
Anna, sorella di Zaccaria Claire Briant Nesti
Coro PratoLirica
con la partecipazione degli alunni dell’Istituto comprensivo Iva Pacetti
direttore Mayumi Kuroki
con la partecipazione dell’Orchestra della Scuola Comunale di Musica “G.Verdi”
Primo violino Marco Facchini
Direttore Alessio Camilloni
Maestro al pianoforte e Coordinamento musicale Nicola Mottaran
Costumi Arte Scenica Reggio Emilia
Scenografie a cura di PratoLirica
Regia Leonardo Sarperi
Opera di successo fin dalla sua prima rappresentazione, avvenuta alla Scala nel 1842, Nabucodonosor apre la strada alla straordinaria carriera teatrale di Giuseppe Verdi.
Il re babilonese, in preda al delirio di onnipotenza che lo spinge fino al blasfemo “Non son più re, son Dio!”, solo dopo una profonda crisi di coscienza simboleggiata da un fulmine ed un periodo di buia follia, riconquista la propria umanità e scopre il potere salvifico dell’amore.
La superba Abigaille, la leale Fenena e il prode Ismaele vivono intensi conflitti personali mentre il popolo di Israele guidato dal profetico Zaccaria lotta per la sopravvivenza della propria identità.
Dramma di individui e dramma collettivo, opera potente per slanci melodici ed energia ritmica, il Nabucco alterna pagine solistiche di grande forza espressiva a pagine corali di coinvolgente impatto emotivo: una per tutte il celebre Va, pensiero, sull’ali dorate.
Artisti che calcano i più prestigiosi palcoscenici nazionali e internazionali, assieme a giovani e promettenti cantanti, interpretano il primo capolavoro verdiano nella consueta formula già collaudata da Pratolirica nelle precedenti produzioni di Otello, Cavalleria rusticana, La Traviata e La Bohème.