Sabato 14 Gennaio 2017 ore 21,00 / Domenica 15 Gennaio 2017 ore 16,00

Un’ora di tranquillità

Valerio Santoro e La Pirandelliana
presentano

UN’ORA DI TRANQUILLITA’
di Florian Zeller

Con in ordine alfabetico
Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli
Galatea Ranzi, Luca Scapparone, Marta Zoffoli

Scenografia Roberto Crea
Costumi Silvia Frattolillo
Luci Marco Palmieri

Diretto e interpretato da Massimo Ghini

Massimo Ghini ha deciso di misurarsi con la travolgente comicità di un testo mai rappresentato in Italia, Un’ora di tranquillità di Florian Zeller, uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei.

Un’ora di tranquillità è una commedia moderna, brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, nonché una macchina drammaturgicamente perfetta che in patria è stata definita spassosa, intelligente e geniale.
Il personaggio centrale di Un’ora di tranquillità è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità.
È riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in vinile da un rigattiere ma, mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio, una serie di eventi e personaggi lo interrompono: la moglie che gli deve parlare di cose importanti sul loro rapporto, il vicino di casa che, a causa dei lavori che sta effettuando nella propria abitazione, irrompe mentre sta cercando di ascoltare il disco, fino ad un improbabile idraulico che, invece di riparare i guasti, ne provoca di ulteriori. A questi si aggiungono altri amici, amanti e figli che entrano in scena, inconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista godersi solo un’ora di tranquillità.
Senza poterli minimamente prevedere verranno alla luce vecchi amori, tradimenti, bugie… il tutto tenuto sempre sotto perfetto controllo, ma con la genuinità dirompente del non programmato.
Il tempo di pace è praticamente un sogno irraggiungibile, fino al momento in cui tutto si ferma e il disco finalmente sta per essere ascoltato…

L’abilità di Florian Zeller non è solo nella scrittura brillante, ma anche nell’arte di gestire l’imprevisto continuo, in un vortice in cui le collisioni sono inevitabili, con un gusto che amplifica il divertimento. Lo spettatore è invitato e sollecitato a conoscere la verità, ma continua ad avere ben presente l’impossibilità di riuscire a sistemare le cose perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava un banale progetto per trascorrere un po’ di tempo, anzi solo un’ora, di tranquillità.

 

NOTE DI REGIA

Un’ora di tranquillità. Ho avuto proprio bisogno di questo, per riuscire a scrivere queste poche note di regia. Un titolo che rappresenta in maniera precisa un sogno, un’esigenza che, dati i momenti convulsi che viviamo, si fa quasi utopia.
La commedia mi è stata segnalata da un direttore di teatro che l’aveva appena vista a Parigi. La prima lettura è stata immediatamente rivelatrice delle potenzialità del testo stesso. Una intelaiatura da farsa, composta e sviluppata con eleganza che, non disdegna la memoria geometrica di tanta commedia francese cinica e moderna che, ancora continua ad essere fonte di ispirazione per molti film di successo. Il nostro protagonista, che più che essere un protagonista finisce per essere il Caronte di sé stesso, andrà incontro ad uno tsunami che lo travolgerà. Onda anomala composta da una serie di persone, di affetti, di sconosciuti che scaricheranno su di lui le loro nevrosi, spinti, a loro pensare, da un senso di giustizia che vorrebbe riparare al male fatto. La meravigliosa doppiezza dei protagonisti fa sì che qualunque opera riparatrice essi vogliano compiere, si trasformerà in tortura. Il cinismo che pervade tutta la storia mi ha affascinato. Quando la mancanza di ipocrisia permette ad un autore di poter essere così diretto e spietatamente onesto, la risata arriva là dove tanta morale, tanta ipocrisia appunto, fa spesso danni irreparabili. Ridere continuando a descrivere la doppiezza della società che non parla e, se lo fa, mente, accettando tutti di essere protagonisti del nulla. Il testo è di Florian Zeller, uno dei talenti più affermati della nuova drammaturgia francese. I suoi testi sono rappresentati nei maggiori paesi d’Europa riscuotendo successo di critica e di pubblico. Un’ora di tranquillità è stata realizzata la scorsa stagione a Parigi diretta ed interpretata da Fabrice Lucchini con un successo travolgente, tanto da ottenere l’interesse di Patrice Leconte che ne ha fatto un film con Christian Claviert e Carol Bouquet, campione d’incassi.

 Massimo Ghini

 

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